
Adriano Panatta
"È un libro che raccomando a tutti i maestri, questo di Rodolfo Lisi. Da leggere per le conclusioni che regala, senza darsi per sconfitti di fronte all’impatto con la terminologia scientifica. Anche se sono convinto che certi tipi che ho incontrato nelle mie multiformi carriere, negli anni da capitano di Davis per esempio, metterebbero in serio imbarazzo anche il buon Lisi. Omar Camporese, per dirne uno… Il suo “gimme five” con Nargiso al termine della Davis di Bari con la Danimarca che lo portò dritto in ospedale (lussazione alla mano) davvero non saprei come collocarlo, neppure all’interno di una collana così attenta e giudiziosa come quella dell’autore.

Giuliano Amato
"Superate le difficoltà di un linguaggio specialistico che non gli è familiare, ogni lettore tennista trarrà un gran giovamento dal lavoro di Lisi. I guai di Del Potro lo aiuteranno a capire quali movimenti mettono a repentaglio i suoi polsi, mentre i colpi di Federer e di Nadal gli spiegheranno quanto il polso può contribuire alle prove d’artista che ha sempre ammirato. Una lettura non usuale, ma davvero proficua..

Sergio Tacchini
"Nel tennis moderno si è abituati a considerare il progresso delle racchette, delle palle, dell'appiattimento della differenza fra le varie superfici di gioco come elementi essenziali dello sviluppo del nostro sport. Tuttavia, sono convinto che si debba considerare anche quanto è stato fatto e si fa nella ricerca del miglioramento fisico e tecnico del giocatore. Credo che questo libro possa contribuire e confermare questa mia affermazione e portare un ulteriore contributo allo sviluppo del nostro sport.

Riccardo Luchetti
"Il chirurgo della mano ha un collaboratore in più; non solo il terapista della mano, ma anche una figura professionale (il preparatore atletico, appunto), che finalizza tutto il lavoro svolto precedentemente e che parla lo stesso linguaggio dei primi.
Grazie a Rodolfo, dunque, per aver scritto un libro che sarà di aiuto a tutti i cultori della materia, consentendo loro di capire pienamente che il polso non è l’ultimo elemento dell’arto superiore ma è, esso stesso, un elemento fondamentale.

Loris Pegoli
"Rendere le cose più complicate, semplici da comprendere, è il goal che è riuscito ad ottenere il Prof. Lisi in questo trattato: che si presenta esaustivo dalla descrizione di come tutte le strutture anatomiche interagiscano durante le varie sollecitazioni, alle condizioni che affliggono i tennisti, alla loro diagnosi sino al trattamento. Sicuramente un testo molto utile per chirurghi, riabilitatori, allenatori, atleti e tutte quelle figure professionali che ruotano intorno al mondo del tennis o per coloro che, verso questo mondo e le sue problematiche mediche, hanno curiosità.